VI - Servizi di fognature
rima del 1899, gli scoli
inSantos erano fatti per mezzo di canaletti e rivoli che conducevano le acque piovane dalle colline verso il porto.
Le pessime condizioni sanitarie della Città erano in gran parte dovute a tale metodo imperfetto, e
sforzi considerevoli furono fatti, da quell'anno in poi, per migliorare le condizioni della salute pubblica.
Nel 1899, il Municipio contrattò la costruzione di un sistema moderno di scoli e fogne; ma i
lavori proposti non furono mai convenientemente conclusi, per cui il Governo assunse anche questo servizio.
La rete costruita che conduceva i rifiuti nel porto, presentava grandi difetti, ciò che indusse il
Governo a studiare il problema ed a dargli una soluzione definitiva.
Dopo alcuni tentennamenti, durante l'organizzazione dei servizi di risanamento della Città, una
nuova direzione, nel 1905, venne a dare la desiderata soluzione definitiva, d'accordo con gl'insegnamenti moderni dell'ingegneria sanitaria. Questa
soluzione, Santos la deve all'illustre ingegnere brasiliano Francisco Saturnino Rodrigues de Brito. Fu adottato il sistema separatore, riconosciuto
il più economico e conveniente pe la Città, che venne così dotata di un sistema di drenaggio ammirevole, al quale deve avenide-canali di bello
aspetto.
La rete sanitaria in Santos, presentava una seria difficoltà: il declivio del terreno e la sua
eccessiva fluenza, che si opponeva al lavoro dei fossi, con i suoi franamenti ed affogamenti, rendendo più caro il lavoro, sia per l'aumento del
servizio, sia pel ritardo nella costruzione dei collettori.
Brito evitò l'avversità della natura, dividendo la Città in zone, conforme le sue accidentalità.
Così i 64.797 m di collettori della Città, furono divisi in 10 distretti elevatorî, i cui pozzi, da 3 a 5 m di diametro, ricevono i rispettivi
rifiuti, lanciandoli, per mezzo di pompe centrifughe, direttamente legate a motori elettrici, nel distretto immediato, che generalmente è la parte
della rete che direttamente, senza elevazione, va alla "Usina Terminale".
I motori di questi pozzi elevatorî (stazioni distrettuali), agiscono automaticamente e sono
fiscalizzati dall' "Usina Terminale", per mezzo di una interessante rete di segnali, giacchè il mancato funzionamento delle pompe obbliga
l'apparecchio dei segnali a trasmettere l'allarme alla principale stazione.
Avendo in vista sempre il risparmio dei pubblici danari, il dott. Brito sostituì in alcuni tratti
l'impiego delle pompe con un sistema a sifone, che oltre ad essere un sistema razionale, ha fruttato all'erario pubblico un'importante economia,
evitando il costo oneroso di macchinari elevatorï.
Rimase perciò la rete sanitaria costituita da 12.916 m di collettori di concreto da 0.70 a 0.40 di
diametro, 49.202 m di collettori di maniglie da 12", e 6", e 2.679 m di tubi di ferro da 12" a 6". Disponendo questa rete di 128 vasche arieggiate,
con la capacità da 1.800 a 600 litri, e di ventilatori da 3" in tutti i suoi tronchi domiciliari, oltre ad innumerevoli pozzi d'ispezione, essa si
mantiene in perfetta condizione igienica, di ordine e di ventilazione, e permette una ispezione rigorosa, grazie alle cure con cui furono
distribuiti i pozzi di visita.
La "Usin Terminale", per la quale convergono tutti i rifiuti, è un edificio circolare concentrico,
col grande pozzo di 4,50 m di diametro e 7,50 m di profondità, intorno al quale una serie di pompe immettono in una canalizzazione di metri 0,70 i
rifiuti, che dopo un percorso di 11.783 m, vanno a scaricarsi in pieno Oceano. Questo emissario di 4.480 m distante dall' "Usina Terminale",
attraversa il canali di S. Vicente, sopra un ponte pensile di 180 m di vano, progettato dalla Comissione di risanamento, per servire nello stesso
tempo, al traffico degli automobili fra la città e una delle migliori spiagge dei dintorni.
Se il più accurato studio presiedette la costruzione della grande rete di collettori, maggior cura
ancora prese l'attenzione della direzione tecnica, quando dovette progettare l'impianto domiciliare.
Furono usati varï tipi speciali di meccanismi, fra cui sifoni auto-ventilatori, che permettono,
insieme ad un funzionamento perfetto, la massima garanzia per il domicilio, difendendolo dalla invasione pericolosa dei gas delle fogne.
Sempre con l'obbiettivo del migliore e del più economico, fu progettata, al lato dell'"Usina
Terminale", una stazione elettrolitica, che a titolo di esperimento, dovrà depurare un terzo dell'attuale affluente.
Tale è, in succinto, l'esposizione possibile di un progetto, in cui tutto ha qualche cosa di nuovo,
qualche cosa di perfezionato; ed in breve questo grandioso progetto sarà in pieno funzionamento.
Imagem publicada na obra da Comissão de
Saneamento de Santos (página 49) |